La gravidanza trasforma il corpo di una donna: il suo corpo si prepara per portare in grembo la sua creatura. Questo ha effetti psicologici e emozionali.
I benefici dello yoga sono: stimolazione dell’apparato circolatorio, rafforzamento della colonna vertebrale e stimolazione dell’apparato digestivo; inoltre aiuta a trovare equilibrio interiore.
La pratica dello yoga non richiede strumenti particolari solamente un abbigliamento comodo che non stringe in nessun punto e un materassino.
LO YOGA PRIMA E DURANTE IL PARTO
Lo yoga prima della gravidanza aiuta a rendere più facile l’ovulazione.
-Primo trimestre
Se è per la prima volta che si pratica yoga è meglio aspettare i 3 mesi di gravidanza; secondo alcuni studi praticare dei leggeri esercizi durante il primo trimestre aiuta a eliminare le tossine dal corpo. Se invece le future mamme praticavano già la yoga prima della gravidanza dovranno fare attenzione a non sforzarsi troppo e potranno continuare a fare i propri esercizi.
La stessa cosa vale per la frequenza degli allenamenti: se siete già allenate potrete fare un’ora di esercizi al giorno, altrimenti potrete allenarvi un’ora alla settimana.
E’ consigliato non praticare yoga a stomaco vuoto: bere acqua durante la pratica per evitare la disidratazione.
Evitare i salti durante il primo trimestre perché questo potrebbe rallentare il rafforzamento dell’embrione. Evitare inoltre posizioni dove è più facile cadere.
-Secondo trimestre
Il secondo trimestre è il periodo migliore per fare yoga in graviganza è infatti chiamato il periodo del benessere.
Durante il secondo trimestre è consigliato fare yoga in stanze non troppo calde, bere durante gli esercizi e cercare di non sudare troppo; inoltre cercare di lavorare con i piedi e con gambe aperte.
-Terzo trimestre
E’ consigliato, invece lavorare sulla respirazione. E’ molto usato il “pranayama” .
Praticare yoga durante la gravidanza aiuta a diminuire i dolori alla schiena, gonfiori, mal di testa ecc..
Le due posizioni consigliate durante il parto sono “sardulasana” e “tadasana”.
Al momento del parto la mamma si troverà più forte e più coraggiosa.
Esistono alcuni libri che indicano e illustrano gli esercizi da fare nelle tre fasi.
Al termine della lezione di yoga dedicate almeno 10 minuti agli esercizi di defaticamento. Questo aiuterà a non avere crampi e avere i muscoli sciolti aiuterà anche durante il travaglio e il parto.
Lo yoga è consigliato anche quando durante la giornata si hanno momenti di stress, infatti questo aiuta al rilassamento.
I tipi di yoga da evitare durante la gravidanza sono: “Bikram yoga”, “power yoga”.
DOPO IL PARTO
Lo yoga post parto aiuta a riportare il corpo alla sua forma originaria senza creare strappi o sforzi.
E’ uno strumento utile anche per recuperare le energie e rilassarsi.
Lo yoga è uno strumento che aiuta le donne a favorire e forza e tonicità in modo sicuro.
Gli esercizi praticati sono specifici per rafforzare la zona pelvica, schiena e gambe.
E’ fondamentale dopo il parto la respirazione che deve essere fatta lentamente e solo dal naso.
E’ consigliato aspettare almeno 8 settimane prima di iniziare a fare yoga per permettere all’utero di tornare alle dimensioni normali.
CHI NON PUO’ PRATICARE YOGA DURANTE IL PARTO
Le future mamme che hanno le placente previe è consigliato il riposo assoluto. Anche a chi ha nausea costante, perdite di sangue, gonfiore di mani e piedi, dolori continui dovrebbero evitare di fare esercizi.